Primi sintomi influenzali e raffreddore
Con l’avvicinarsi dell’inverno e degli sbalzi di temperatura, che contraddistinguono il passaggio da una stagione all’altra, è facile ammalarsi.
L’inverno, si sa, è il periodo in cui influenza, tosse e altri malanni di stagione, tra cui il raffreddore, colpiscono ogni anno milioni di persone.
Nei mesi freddi, infatti, virus e batteri sono molto attivi, passando con facilità da un individuo all’altro.
Influenza e raffreddore sono di gran lunga tra le malattie infettive delle vie respiratorie più diffuse. Si tratta di due patologie diverse che spesso vengono confuse, soprattutto nella prima fase influenzale quando si presentano i sintomi lievi. Vediamo insieme perché…
L’influenza è una malattia infettiva delle vie respiratorie causata da Orthomixovirus, che in genere insorge in modo improvviso ed è facilmente trasmissibile per via aerea.
Il raffreddore, invece, pur presentando sintomi molto simili, è causato da virus diversi, tra cui il più comune è il Rhinovirus, e colpisce prevalentemente le alte vie respiratorie (naso, gola e trachea).
I sintomi tipici del raffreddore sono rinorrea, o naso che cola, congestione nasale, starnuti frequenti, mal di gola e una sensazione di malessere diffusa in tutto il corpo.
Tra i principali sintomi dell’influenza, invece, troviamo:
- Febbre, il meccanismo di difesa messo in atto dal nostro organismo per liberarsi di virus e batteri;
- Tosse secca o grassa, accompagnata talvolta da dolori al petto;
- Congestione nasale con starnuti frequenti e naso che cola;
- Dolori diffusi al corpo e alle ossa, i cosiddetti dolori influenzali;
- Spossatezza, che può essere molto intensa nei primi giorni.
I sintomi generali e respiratori dell’influenza si manifestano in modo repentino dopo un periodo d’incubazione di circa 1-2 giorni e solitamente durano per 3-4 giorni. Talvolta, però, possono protrarsi anche per una o due settimane.
Come abbiamo visto, la sindrome influenzale è caratterizzata da febbre che si alza all’improvviso, accompagnata da tosse solitamente secca che può durare oltre le 2 settimane, mal di testa, dolori ossei e muscolari, malessere generale e mal di gola.
Ma quali sono, nello specifico, i sintomi influenzali? Vediamo qui di seguito i principali e come affrontare ognuno di essi.
Sintomi influenzali
Febbre
I virus prediligono il freddo e muoiono se esposti ad alte temperature. È qui che entra in gioco la febbre: rappresenta infatti il metodo di difesa principale a cui ricorre il nostro sistema immunitario per poter eliminare i virus.
Durante l’influenza, la febbre insorge rapidamente arrivando a toccare i 38-40 °C, e dura generalmente 3-4 giorni. Spesso è accompagnata da brividi di freddo, sudorazione, mal di testa e una sensazione di “ossa rotte”.
Per abbassare la febbre si può ricorrere a farmaci antipiretici e antinfiammatori, mentre per reintegrare liquidi e sali minerali persi a causa della sudorazione è consigliato bere molto.
Tosse
La tosse è uno dei sintomi più frequenti dell’influenza e, come la febbre, uno strumento che permette di eliminare i virus. Attraverso il muco, infatti, l’organismo espelle i microrganismi causa del nostro malessere.
La tosse associata all’influenza è generalmente secca e persistente. Spesso accompagnata da dolori al petto, che possono aggravarsi nel giro di qualche giorno.
Per calmare la tosse, che può durare 2 o più settimane, si può ricorrere a pasticche o sciroppi che svolgono un’azione lenitiva sulla mucosa irritata, che causa la tosse secca.
Congestione nasale
Il raffreddore è un’infezione virale acuta accompagnata da starnuti frequenti, naso che cola e sensazione di raschio in gola.
Come già anticipato, può presentarsi come sintomo dell’influenza, ma spesso rappresenta una patologia a sé stante, molto diffusa nei mesi freddi e altamente contagiosa, ma non grave.
Dolori influenzali
Dolori ai muscoli, alle articolazioni e alle ossa di tutto il corpo sono tipici sintomi influenzali, spesso accompagnati da un forte mal di testa.
Spossatezza
La sensazione di spossatezza è intensa nei primi giorni di influenza, tanto da costringere a restare a letto, per poi andare a scemare e terminare in una fase di debolezza che può durare anche fino a 3 settimane.
Oltre ai sintomi appena descritti, ne possono essere presenti altri come mal di testa, fotofobia (eccessiva sensibilità e intolleranza alla luce), inappetenza, nausea, vomito, diarrea e congiuntivite.
Come prevenire e combattere sintomi influenzali e raffreddore
La prevenzione di raffreddore e influenza passa da alcune semplici regole quotidiane, come lavarsi spesso le mani, bere molto ed evitare luoghi chiusi e affollati dove i virus circolano più velocemente.
Per diminuire le probabilità che l’influenza stagionale ci colpisca, è fondamentale inoltre giocare d’anticipo e rafforzare il nostro sistema immunitario facendo ricorso a una dieta bilanciata.
Alla comparsa dei primi sintomi, è consigliabile usare farmaci antinfiammatori non steroidei, come per esempio l'acido acetilsalicilico, in grado di ridurre lo stato infiammatorio delle mucose nasali e lenire i disturbi ad esso associati.
In caso di sintomi influenzali gravi o influenza persistente, è sempre consigliato rivolgersi al proprio Medico.